Ci sentiamo tutti naufraghi, spaesati, circondati da vecchie e nuove barbarie. La nostra paura di essere contaminati ci ha fatto costruire zattere per affrontare nuove ricerche di senso, di etica, di estetiche che ci rappresentino e rappresentino i nostri malesseri. Fondare un gruppo di produzioni teatrali è forse cedere a questa dolce tentazione di andare alla deriva con pochi fidati compagni di viaggio con i quali si condividono sguardi comuni sulle cose, salvi e intransigenti? C’è sicuramente la voglia di eliminare tramiti inutili, ritornare alla pratica semplice e antica del fare teatro: un gruppo di attori, un palco e persone disposte ad ascoltare vecchie e nuove storie. Ma di più c’è la voglia di esplorare, di farsi carico, prendere rischi, responsabilità e reagire alla paura dell’essere contaminati esprimendo l’unico vero senso della comunicazione artistica: sforzarsi di contagiare il mondo con la bellezza.
La Cardellino è nata nel 2011. Andando dal notaio leggemmo l’oroscopo del giorno pieno di: non fate il passo più lungo della gamba, affari sfavoriti, meglio rimandare. Non abbiamo dato retta, siamo andati lo stesso dal notaio e ne siamo orgogliosi. Il Cardellino è un uccellino tipico dell’aria mediterranea, iconograficamente molto presente nel rinascimento, ma soprattutto nelle case del popolo napoletano e di riflesso del mondo poetico di Eduardo. Compie piccoli voli ma arriva da lontanissimo, non si staglia allo zenit, non fa ombra al sole…insomma non è paragonabile a un’aquila!